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L’orientatore professionale, chi è e cosa fa
L’orientamento si traduce in un’ampia consulenza, fatta di attività diverse con un’unica finalità: sostenere la persona nelle fasi di transizione, in particolare quando si trova di fronte alla
necessità di maturare decisioni importanti.
Il lavoro dell’orientatore è molto articolato e spazia dal fornire informazioni pratiche fino al counseling. È un impegno teorico e operativo allo stesso tempo, fatto di studio, conoscenza della
società in cui si opera, capacità di comprensione e valutazione delle persone e abilità nella progettazione di percorsi concreti di orientamento.
Gli strumenti professionali chiave di cui si avvale un orientatore sono:
– il colloquio orientativo (che può essere informativo o di supporto),
– il bilancio di competenze,
– la ricerca attiva del lavoro,
Nello specifico, l’orientatore organizza informazioni e strumenti, selezionando quelli più idonei per rispondere alle esigenze dei beneficiari:
– Progetta servizi e interventi su persone, in base alla lettura del mercato del lavoro e ai possibili destinatari degli interventi definisce percorsi orientativi;
– Sviluppa percorsi di bilancio di competenze, per comprendere ed evidenziare le aree di forza e di miglioramento in termini di conoscenze, capacità e attitudini trasversali;
– Eroga l’intervento orientativo, a seconda dei destinatari e delle loro esigenze, eroga informazioni, percorsi di formazione, consulenza, accompagnamento al lavoro;
– Eroga informazioni, accompagnando al reperimento delle fonti;
– Eroga percorsi di formazione orientativa, volti al rafforzamento delle competenze individuali;
– Realizza percorsi di consulenza orientativa, a sostegno di scelte formative e professionali attraverso percorsi individuali o di gruppo utilizzando le metodologie e gli strumenti orientativi più idonei;
– Accompagna all’inserimento lavorativo, attraverso il supporto nella ricerca attiva del lavoro;
– Valuta, mediante questionari e colloqui, il grado di efficacia dell’intervento orientativo.
Gli sbocchi professionali per l’orientatore
Nell’attuale contesto formativo e lavorativo, sia italiano che internazionale, la figura dell’orientatore professionale sta acquistando un’importanza e un peso sempre maggiori.
I principali sbocchi professionali per un orientatore sono:
– Centri per l’impiego, pubblici o privati;
– Centri per le iniziative locali per l’occupazione;
– Informa Lavoro;
– Informagiovani;
– Centri d’orientamento;
– Uffici Informagiovani e Informa Lavoro;
– Uffici provinciali preposti all’orientamento;
– Uportelli di placement delle Università;
– Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado;
– Uffici risorse umane.
Nuovi spazi si aprono sul versante dei servizi privati di orientamento e di consulenza. Da non trascurare, poi, le opportunità di lavoro in altri servizi sostenuti dalle amministrazioni pubbliche, dal Ministero del Lavoro e dal Ministero della Pubblica Istruzione. Infine, in campo ci sono
anche i servizi di orientamento promossi e gestiti da enti privati, realizzati anche mediante convenzioni tra enti privati o locali e società di career counseling.
Quanto guadagna un orientatore professionale
Un orientatore professionale guadagna in media 3000 euro al mese, ma bisogna tener conto delle variazioni che possono esserci tra settore pubblico e privato, oltre che dal numero e dall’importanza di progetti che i diversi professionisti possono portare avanti.
Caratteristiche del corso
- Lezioni 0
- Quiz 0
- Durata 508 ore
- Livello Tutti i livelli
- Lingua Italiano
- Allievi 0
- Attestato Si
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